1. Parla l’anarchico di Antonio Lentini
    Opinioni, riflessioni

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    La democrazia, scriveva Aristotele nell’Etica Nicomachea, è la forma meno degenerata di governo. Purtroppo, lo era solo all’epoca perché il susseguirsi delle democrazie ha peggiorato e corrotto ogni forma di potere e autorità, trasformando lo Stato in una comunità di schiavi sottomessi al potere occulto di spregiudicati cialtroni e opportunisti politicanti. Si aggiunga come detonatore l’influsso della chiesa, del clero e delle religioni ben organizzate che si spacciano come cure ai mali del corpo e dell’anima, onnipresenti liberamente, invadendo e obbligando la libertà altrui e l’esplosione è servita. Invero, ogni forma di governo e di religione rappresenta un male ineludibile, una sorta di patto di sangue suggellato alla nascita che condiziona negativamente la vita di ogni singolo uomo e avvantaggia soltanto la solita oligarchia imposta da quando esiste l’umanità. Non vi è differenza tra quest’ultima élite e l’aristocrazia; Aristotele si sbagliava perché nella sua ingenuità credeva che gli aristocratici non violassero le leggi e non esercitassero indebitamente il potere. Io, anarchico, non ho stabilito alcun patto né con Dio né con lo Stato. Mi si reputi degenerato e scellerato vivendo fuori dalla società, dal governo, dallo Stato e dalla religione ma con ciò ho raggiunto la libertà dalla libertà. Tutto il resto è inutile coerenza.


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    Last Post by Raffreefly il 9 Mar. 2020
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