"Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste". Lapidario, Umberto Veronesi racconta come nel corso degli anni sia diventato agnostico senza tuttavia perdere la fede nella vita, lo dice nel suo libro "Il mestiere di uomo" Einaudi editore.
Da parte mia, è facile credere nell'esistenza della balena, ma credere nell’esistenza della balena e credere nell’esistenza di Dio non è la stessa cosa. Chi crede nella balena lo fa perché l’esistenza fisica del cetaceo è stata materialmente accertata e documentata e, inoltre, può essere riscontrata da chiunque lo voglia, viaggiando per mare o visitando acquari e/o musei di storia naturale.
Chi crede in Dio, invece, non lo fa perché l’esistenza fisica di Dio sia stata acclarata da qualcuno e possa essere, all’occorrenza, riscontrata da chi lo voglia: in realtà l’esistenza di Dio è stata (e viene tuttora) supposta per fornire la giustificazione “logica” dell’esistenza del Creato, cioè dell’Universo.
La supposizione dell’esistenza di un Dio-creatore, oltre che assolutamente inconcludente sotto il profilo logico, si rivela del tutto incompatibile con una delle leggi fisiche fondamentali, quella secondo cui in natura nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma.
Aggiungo che, pur essendo solennemente sancito dalla Corte costituzionale, il «supremo» principio della laicità dello Stato fatica a trovare applicazione in una nazione in cui la maggioranza della popolazione è separazionista, ma che si trova ad avere al suo interno (all’interno della sua capitale) uno staterello teocratico, sede della più diffusa organizzazione religiosa mondiale.
Atei, agnostici, non credenti o semplici indifferenti alla fede, fin dalla nascita sono pressoché obbligati, volenti o nolenti, a confrontarsi con questa invadente realtà. E dire che anche il parlamento europeo ha più volte ribadito che è necessaria la separazione tra Stato e Chiesa…
I miscredenti, i laici, sono tutti coloro che pongono al centro dell’attenzione l’uomo (gli humanists del Nord Europa – termine che possiamo tradurre con umanisti), Ciò che li unisce, infatti, è solo la non credenza nell’esistenza di Dio (nel caso degli atei) o il convincimento che, non essendo possibile arrivare ad alcuna dimostrazione, sia meglio sospendere il giudizio. Entrambe le categorie vivono prescindendo dalla credenza in uno o più esseri sovrannaturali.
Friedrich Nietzsche, in "La Gaia Scienza" afferma:
"Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso!" con Dio è morto, intende che nessuno crede più veramente.
La controargomentazione dell'argomentazione cosmologica ("l'uovo o la gallina") dichiara che se l'universo è stato creato da Dio perché doveva avere un creatore, allora Dio a sua volta avrebbe dovuto essere stato creato da un altro dio, e così via.
Stephen Hawking dice molto chiaramente "Poiché esiste la legge di gravità, l'...
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