1. Prigioniero del male: Lo strano gioco della mente Fabio Turet

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    Fabio Turet
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    By Raffreefly il 18 Feb. 2020
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    Ci sono cose che non possono essere spiegate, cose che la scienza non può dimostrare in modo razionale. Ci sono cose che vanno solo accettate e prese per quello che sono.
    Pensi che qualcosa si stia prendendo gioco di te. Qualcosa di grande e che non riesci a controllare. Il male non esce allo scoperto subito, ti entra dentro e ti fa credere di essere pazzo. Tutti coloro che sono intorno a te pensano che tu sia pazzo, che in realtà stai vivendo solo un momento di stress intenso, che la tua mente ti gioca brutti scherzi. Tutti. Tranne tu.

    Tu sai che c’è qualcosa che non va, ti accorgi che giorno dopo giorno, attorno a te accadono cose che non hanno un senso logico, avvenimenti inspiegabili che ti portano a stare sempre più male, a morire lentamente dentro e a credere che la tua vita non sarà mai più la stessa.
    Vedi, senti, cose che nessuno capisce, a cui nessuno crede.
    Ti affidi a chi speri possa aiutarti, ti metti nelle mani di presunti guaritori perché hai bisogno di credere che qualcuno possa darti l’aiuto di cui hai bisogno.
    Ti rendi conto che però più vai avanti e più le cose peggiorano. Non vedi via d’uscita. Ti senti morire e, ad un certo punto, ti rendi conto che la tua famiglia è delusa da te, dall’esserti lasciato coinvolgere in situazioni strane, esoteriche, paranormali pur di guarire, di aver fatto qualcosa che in realtà avrebbe dovuto rimanere fuori dalla tua vita.
    Capisci che adesso è il momento di tirare fuori gli artigli e di iniziare a lottare.

    Allucinazioni.
    Ti liquidano parlando di semplici allucinazioni. “Beh, Fabio, esistono tanti tipi di allucinazioni. Ci sono quelle visive, ci sono uditive, ci sono quelle tattili. Tu hai provato sulla sua pelle degli episodi illusori, tipici di chi vive traumi i stati emotivi troppo intensi… Nulla che qualche ansiolitico non possa curare…”
    In quel momento comprendi che la tua vita è solo nelle tue mani, che, se vuoi ottenere qualcosa, devi alzarti e combattere facendo affidamento solo su te stesso. E così ho fatto. Non è stato facile.

    Non so esattamente cosa sia successo. Nonostante siano passati anni, ancora non so dare una spiegazione logica alla mia esperienza. So solo che è successo e ne porto ancora le ferite addosso. Spero che questo racconto possa essere d’aiuto a persone che si trovano, da un giorno all’altro, a dover fare i conti con qualcosa di più grande di loro, qualcosa che entra nella loro testa e distrugge la loro vita.
    Non sai quando questo potrebbe accadere.
    Ti svegli una mattina come tutte le altre e ti alzi per andare a lavorare. Ritorni a casa che non sei più lo stesso… e probabilmente non lo sarai mai più...

    Edited by Raffreefly - 26/2/2020, 12:24
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